L’articolo che vi proponiamo questa settimana ci sta particolarmente a cuore per due motivi. Non solo inaugura la rubrica dedicata ai viaggi in bicicletta, ma racconta l’avventura di una coppia che come noi ha scelto questo mezzo per viaggiare lungo le strade del nostro paese e per intraprendere un viaggio ancora più importante: quello della solidarietà.
Ma lasciamo che siano Diego e Cassandra a raccontarvi tutto!
Una piccola presentazione: parlateci di voi.
Cassandra: Ciao. Il mio nome lascia sempre le persone a cui mi presento sorprese e incuriosite. Inutile dire che ogni volta mi sento raccontare la storia di Cassandra! Come lavoro, mio nipote vi direbbe che sono la dottoressa peluche dei cartoni animati…in realtà niente di irreale, sono medico veterinario.
Diego: Ciao a tutti. Fino a oggi sono stato…contadino, venditore da Decathlon, Alpino, soccorritore nella Croce Rossa e Protezione Civile, donatore Avis e Admo e oggi sono Istruttore di Tiro presso una Scuola della Polizia di Stato.
Com’è nata l’idea del viaggio?
Cassandra: Ho sentito la voglia di vivere un’esperienza nuova, che fosse un’avventura. L’idea di un viaggio in tandem con un carrellino con sopra la nostra casa (la tenda) e la nostra cucina e camera da letto da poter mettere dove volevamo mi ha conquistato subito.
Diego: Sono sempre stato un viaggiatore in moto, in tenda e in solitario…ma la lentezza della bici che ti fa entrare nel panorama mi ha letteralmente conquistato.
Come sono stati i preparativi?
Cassandra: Praticamente nessuno…se non provare a vedere quanti e quali vestiti potevo portare con me nell’unica borsa a mia disposizione.
Diego: Il primo tandem che abbiamo usato era da città e non adatto ai viaggi (Tandem Bianchi Spillone). Ho avuto la fortuna di trovare una bici preparata per viaggi a bassissimo prezzo a cui ho smontato portapacchi, ruote con dinamo al mozzo e pacco pignoni da mountain bike. Ho utilizzato queste componenti per modificare e migliorare il tandem.
Il tandem di Diego e Cassandra (modello: Bianchi Spillone)
Come avete scelto l’itinerario da percorrere?
Cassandra: Mi son fidata di Diego, ricordandogli solamente che erano le nostre ferie e non una gara.
Diego: Conoscevo già la Sardegna e la Corsica e sapevo che la costa est era più semplice da superare come altimetrie e più diretta per il raggiungimento di Bastia dove avremmo preso il traghetto di ritorno. Non avendo entrambi un allenamento particolare e non conoscendo l’esperienza di una lunga percorrenza sul tandem ho scelto la via più semplice (ma non per questo meno bella). Anche perché un viaggio non è fatto di chilometri, ma di esperienze vissute nei paesi che attraversi che un semplice passaggio veloce non consente.
Una piccola tartaruga aiutata durante il percorso
Vi è rimasto in mente un episodio in particolare?
Cassandra: Siamo sbarcati a Genova di sera e non abbiamo trovato campeggi o strutture simili dove montare la tenda: nell’iniziare a prendere la strada che il giorno dopo ci avrebbe portato a casa, abbiamo trovato ospitalità nel rifugio Sherwood, un canile. Abbiamo goduto della simpatica compagnia dei nostri amici a 4 zampe e conosciuto le persone stupende che gestiscono il rifugio.
Diego: Ogni giorno abbiamo vissuto un’esperienza diversa e divertente. Di questo viaggio, quello di cui vado più orgoglioso è stato l’ultimo giorno in cui Cassandra non ha mollato un attimo anche se pedalavamo dalle 9 del mattino. Abbiamo attraversato passi di montagna e siamo giunti alle 21.30 nel paese dove abita: siamo stati accolti dai suoi compaesani al bar con bottiglie di spumante aperte a mo’ di vittoria da MotoGP!
Panorama a Bonifacio (Corsica)
Cosa vi ha lasciato questo viaggio?
Cassandra: La voglia di farne un altro il prima possibile, sempre in tandem e sempre con Diego.
Diego: La consapevolezza di essere una coppia in grado di superare difficoltà e adattarsi a ogni evenienza. L’idea di aprire la cartina e sapere che assieme possiamo organizzare il viaggio che vogliamo (tasche permettendo…) senza impazzire in mille preparativi, allenamenti o mezzi tecnici. Non che non servano, ma se alimentati da una volontà ferrea e dalla voglia di ridere possono non essere l’elemento portante di un viaggio.
Cosa vorreste dire a chi sta leggendo?
Cassandra: Non pensate sia impossibile o non alla vostra portata fare un viaggio in bici. Io, ad esempio, non avevo mai pedalato prima di questo viaggio e prima di conoscere Diego. Sono una ballerina di danza classica…ma in bici ci siamo divertiti (e la visione del tandem fa divertire chi ti vede passare), ci siamo goduti i paesaggi, i profumi, la gente. Nessun altro viaggio è paragonabile a un viaggio in bici. Non troppo lento e non troppo veloce: alla velocità giusta, al ritmo del mondo!
Diego: Oggi sulle pagine dedicate al cicloturismo leggo che molte persone si preoccupano di non avere il mezzo giusto, l’attrezzatura adeguata o l’allenamento sufficiente. Se avete davvero voglia prendete e partite. Potreste scoprire che anche il tragitto casa-lavoro in realtà è un viaggio nel mondo o fare il viaggio nel mondo su una Graziella. Dopo tutto i miei esempi come Walter Bonatti o i mitici cicloturisti italiani come Valentino Rolando e Adriano Sada sono riusciti a raggiungere obiettivi senza i fantastici mezzi tecnologici che abbiamo oggi, perciò perché limitarci mentalmente? Partite!
Tandem Volante è anche un progetto solidale!
Oltre a ringraziare Diego e Cassandra per aver condiviso con noi il loro viaggio, vi invitiamo a visitare la loro pagina Facebook “Il tandem volante”. Nata inizialmente per condividere le foto di viaggi e allenamenti in tandem, la pagina ben presto si è trasformata in un mezzo concreto per esprimere solidarietà e aiuto a persone meno fortunate.
Un anno dopo il viaggio che vi abbiamo raccontato, nel 2015 la coppia ha intrapreso un’altra avventura. In collaborazione con l’unione ciechi di Piacenza, Diego e Cassandra hanno messo a disposizione il loro tandem per far provare un’esperienza sulle due ruote ai soci dell’associazione.
Non riuscendo ad accontentare tutti, a partire da giugno 2016 organizzano serate in cui raccontano la loro esperienza con il fine di raccogliere fondi: grazie alla loro determinazione sono riusciti a donare due tandem all’associazione. È solo l’inizio: nel mese di gennaio del 2017 hanno regalato:
- due tandem a un’altra associazione di Piacenza che segue ragazzi autistici (Oltre l’autismo);
- un tandem all’unione ciechi di Lodi;
- un cammellino (appendice per il trasporto dei bambini in bici) all’ufficio disabilità di Alessandria
- 200 euro ai comuni terremotati.
Il futuro del Tandem Volante: progetti
Tra i numerosi progetti per il futuro si stanno impegnando nella raccolta fondi da devolvere alle associazioni che seguono persone con disabilità nelle zone terremotate che sicuramente, come ricordano Diego e Cassandra, non sono i primi enti cui si pensa quando ci si immagina una popolazione colpita dalle calamità naturali. Ricordiamo che Diego e Cassandra non fanno parte di alcuna associazione, ma sono due privati che hanno scelto il tandem non solo per viaggiare, ma anche per esprimere solidarietà! Pubblicando la loro storia nel nostro blog speriamo di contribuire nel nostro piccolo a dare visibilità alle loro iniziative. La rubrica dedicata ai vostri viaggi torna il prossimo mese…abbiamo già pronta una nuova avventura da condividere con tutti voi!
Filippo e Manuela (con la preziosissima collaborazione di Diego e Cassandra)
Grandi Diego e cassandra siete i miei idoli