Alpe Adria in bicicletta: il viaggio di Antonio da Salisburgo a Padova

Alpe Adria in bicicletta: il viaggio di Antonio da Salisburgo a Padova
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Grazie alla voglia di condivisione dei cicloviaggiatori con cui siamo entrati in contatto, anche questo mese vi proponiamo un nuovo viaggio! Mentre l’altra volta avevamo viaggiato verso la Polonia con Sandro facendo un tuffo nella storia, stavolta partiamo con Antonio alla scoperta dell’Alpe Adria!

Una piccola presentazione: parlaci di te.

Mi presento, sono Antonio e ho 65 anni. Fin da giovanissimo la bicicletta ha ispirato in me la voglia di libertà, conoscenza del territorio che mi circondava e la curiosità di andare oltre.
Ho lavorato come agente di commercio e il viaggiare è stato il mio moto perpetuo. I viaggi in automobile hanno molti limiti e ho sempre sognato di potere viaggiare senza condizionamenti e in maniera un po’ più avventurosa.

Come è nata l’idea del viaggio lungo l’Alpe Adria?

Nel 1990, un amico mi dice che sta partendo per un tour in bici nell’isola di Cipro assieme ad altri due compagni di viaggio che non conoscevo. Senza pensarci, mi sono proposto per unirmi al gruppo e da quel momento si è creato un legame straordinario.
A partire da quel primo viaggio, ogni anno siamo partiti per scoprire le meraviglie del continente europeo, cercando sempre di percorrere strade secondarie, tratti di montagna e rimanendo il più possibile lontani dal traffico.

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La partenza da Salisburgo


Come sono stati i preparativi?

A differenza di quasi tutti gli altri viaggi, in cui abbiamo caricato le bici in aereo smontate e imballate, questa volta abbiamo utilizzato i treni regionali in Italia e le linee ad alta velocità in Germania.
A differenza del nostro paese, le ferrovie tedesche (previa prenotazione) consentono il trasporto delle bici anche sulle linee ad alta velocità. Il nostro punto di partenza è stato Salisburgo.

Come avete scelto l’itinerario da percorrere?

Quattro anni fa il più giovane del gruppo ha avuto un infarto (fortunatamente superato) durante una gita di due giorni in mountain bike da Bolzano ad Asiago. L’anno successivo, abbiamo quindi deciso di organizzare un viaggio che prevedesse dislivelli inferiori, per far sì che il nostro amico non si sottoponesse a fatiche oltre misura, visto che non voleva assolutamente mancare!
Ho pensato quindi di percorrere l’Alpe Adria, dotata di una pista ciclabile fantastica e ben segnalata che parte da Salisburgo e arriva a Grado per poi proseguire fino a Padova.

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Un tratto della ciclabile in Austria


Vi è rimasto in mente un episodio particolare?

Ci sono moltissimi episodi che ricordo con piacere! Dal bellissimo percorso che si snoda attraverso i verdi argini del fiume Salzach, alle piscine termali di Bad Gastein cui non abbiamo saputo resistere.
Anche l’arrivo in Italia è stato memorabile. Siamo rientrati nel nostro paese attraverso il valico di Coccau e una volta giunti a Tarvisio ci siamo lasciati sorprendere dal paesaggio e dalla ciclabile che corre lungo ferrovia dismessa!
Ricordo anche che la mattina in cui stavamo partendo da Grado, siamo stati fermati da una signora dell’agenzia di soggiorno che voleva farci delle foto per inserirle nel sito, motivo che da Salisburgo arrivavano solo tedeschi e noi eravamo italiani.
Infine, vorrei citare la fantastica ciclabile del Sile e quella Treviso-Ostiglia: le abbiamo percorse entrambe l’ultimo giorno di viaggio che ha visto anche il nostro rientro a Padova. Sull’Ostiglia abbiamo visitato l’oasi di Cervara riempendoci occhi e polmoni prima di ritornare alla normalità.

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La ciclabile Treviso-Ostiglia


Cosa ti ha lasciato questo viaggio?

In seguito al rientro a casa, ho ripreso contatto con la quotidianità ma ciò che mi ha colpito è che questo viaggio mi ha lasciato dentro uno stato di benessere. Il mio pensiero ripercorre le bellezze dei luoghi attraversati…boschi, fiumi, laghi, montagne, verdi vallate, pianure, mare e lagune.
E tutto questo mi fa riflettere che il creato che ci è stato donato è assolutamente fantastico.
In genere per qualche mese mi sento appagato, ma poi avverto una sorta di frenesia che mi porta a pensare e studiare nuovi orizzonti.

Cosa vorresti dire a chi sta leggendo?

Di viaggi in bici ne ho fatti tanti, ma ho scelto di raccontare questo in particolare perché ritengo che sia alla portata di tutti, dopo un piccolo allenamento. Ho voluto quindi condividere questo viaggio che si può fare in coppia o anche in famiglia! Sicuramente vi trasmetterà l’entusiasmo necessario a programmare altri viaggi!

Anche in questo caso dopo le parole di Antonio non possiamo fare altro che ringraziarlo per averci fatto scoprire un territorio che non conoscevamo.
Tante sono infatti le possibilità per conoscere e approfondire l’Alpe Adria. Oltre al percorso cicloturistico abbiamo anche scoperto l’Alpe Adria Trail, un percorso di 750 chilometri che collega Carinzia, Slovenia e Friuli-Venezia Giulia. Con questo, vi lasciamo e torniamo il prossimo mese con un’altra avventura!

Filippo e Manuela (con la preziosissima collaborazione di Antonio!)

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