Il viaggio di Andrea: in bicicletta verso Santiago de Compostela lungo il Camino del Norte

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Cammino di Santiago: alla scoperta della Spagna lungo le antiche vie di pellegrinaggio

Come vi abbiamo promesso lo scorso mese, il viaggio di oggi ci porta all’estero: più precisamente partimo virtualmente per la Spagna, alla scoperta di antiche vie di pellegrinaggio. Famosi in tutto il mondo, i Cammini che conducono a Santiago de Compostela (Galizia, Spagna) sono sempre più conosciuti e frequentati da un numero crescente di pellegrini e amanti dell’outdoor.
Oggi vi raccontiamo il viaggio di Andrea che nella sua prima esperienza come cicloviaggiatore ha scelto di percorrere il Cammino del Norte in bicicletta!

Una piccola presentazione: parlaci un po’ di te

Mi chiamo Andrea, ho 28 anni e mi piace viaggiare: dai 18 anni in poi ho girato il più possibile l’Europa e il mondo. Negli ultimi anni ho notato un cambiamento e mi sono accorto che i classici viaggi non facevano più per me. Era il momento di fare qualcosa di diverso e quasi per caso ho scelto di mettermi alla prova organizzando un viaggio in bicicletta.

Come ti è venuta l’idea del viaggio?

Sin da adolescente ho sempre desiderato fare un viaggio senza avere meta esatta. L’idea era quella del vagabondare, non importava che fosse in bici o a piedi. L’importante era svegliarsi la mattina, raccogliere le poche cose che mi portavo nel bagaglio e ripartire.
La genesi dell’idea è stata piuttosto semplice: il mondo on-line è tappezzato di contenuti sul Cammino di Santiago che a quanto pare ormai fanno in molti. Ho iniziato a documentarmi e considerare le possibili opzioni.

Come sono stati i preparativi?

All’epoca lavoravo per TripAdvisor (a Barcellona) e mi sono dovuto districare tra le varie pratiche burocratiche per chiedere un’aspettativa breve. Avendo solo un mese di tempo ho deciso di fare il Cammino in bicicletta, in modo da fare più tappe al giorno e allo stesso tempo deviare più spesso dal tracciato. Fra sessioni intensive di ricerche e chiacchierate con conoscenti sono riuscito a trovare la bici, equipagiarla e impacchettarla giusto in tempo.

Come hai scelto l’itinerario da percorrere?

Potrà sembrare strano ma ho scelto il Cammino di Santiago per timore: i vari percorsi sono attrezzati e i paesini lungo la strada sono preparati al meglio per ricevere i pellegrini. Mi sembrava un ottimo punto di partenza per testare le mie capacità da viaggiatore in bicicletta.
Quasi completamente alla cieca ho scelto di fare il Camino del Norte che percorrendo la costa nord della Spagna, corre in parallelo al Cammino classico.

Ti è rimasto in mente un episodio particolare?

Due cose in particolare. Un viaggio del genere prima ancora di essere fisico è soprattutto mentale.
A parte lo stress fisico dei primi giorni, una volta che il corpo si abitua andare avanti è questione di concentrazione e determinazione. La tentazione di fermarsi dopo le prime due ore di pedalata o di saltare su un treno non sono da sottovalutare.
La seconda cosa è che indubbiamente il Cammino nasconde qualcosa di magico.
Mi sono ritrovato a pedalare con una banda di matti, amici di sempre, che mi hanno accolto fra di loro come se fossi stato parte del gruppo! Oppure, per altri due giorni ho pedalato con un ragazzo che non avrei mai preso in considerazione nella mia vita di tutti i giorni e siamo tutt’ora in contatto.

Cosa ti ha lasciato questo viaggio?

Sicuramente la voglia di ripetere un’esperienza simile. Aver fatto il cammino di Santiago” mi rende orgoglioso ma non è ancora abbastanza.
Probabilmente è una sorta di droga: mettere alla prova se stessi genera dipendenza e per questa estate ho già pronto il prossimo giro da fare. Partirò da Barcellona fino ad arrivare a casa mia, Brindisi. L’itinerario ovviamente non l’ho deciso, vedrò strada facendo.

Cosa vorresti dire a chi ci sta leggendo?

E’ molto semplice. Per poter fare un viaggio con la V maiuscola, non è necessario andare a finire dall’altra parte del mondo né spendere una barca di soldi.
Prendersi del meritato tempo libero e dedicarsi a quello che più ci piace fare non è una perdita di tempo né una pausa: si tratta di un momento di crescita personale di cui tutti dovremmo godere ogni tanto.

Filippo e Manuela (con la preziosissima collaborazione di Andrea!)

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