La salita al rifugio Battisti
Oggi vi parliamo di una salita particolare, quella che da Recoaro Terme (VI) conduce ai Piani della Gazza e al rifugio CAI Cesare Battisti (località Piani della Gazza). Si tratta senza dubbio di una delle strade asfaltate più panoramiche di questo gruppo montuoso a cavallo tra Veneto e Trentino.
La salita è nota tra i ciclisti vicentini ma poco conosciuta fuori da questo territorio e se non l’avete mai scalata vi invitiamo a farlo! Metro dopo metro vi permetterà di scoprire lentamente l’anima nascosta e selvaggia delle Piccole Dolomiti.

Caratteristiche altimetriche
La salita è lunga 10,2 chilometri e presenta una pendenza media dell’8%, con un dislivello complessivo di 819 metri. Il tratto iniziale attraversa la contrada Storti e si presenta da subito molto impegnativo, con pendenze sempre comprese tra il 10 e il 12%. Anche il resto della salita è duro, ma escluso il tratto iniziale le pendenze sono costanti e alcuni tratti al 7-8% vi permetteranno di recuperare. Dopo aver percorso i primi 7 chilometri, in prossimità di un tornante, si trova la locanda Obante, perfetta per una sosta ristoratrice prima di affrontare i restanti tre chilometri.

Descrizione della salita
Come altre salite della zona, anche questa non è particolarmente trafficata.
Noi siamo partiti da Schio e dopo aver scalato Passo Zovo, abbiamo raggiunto Recoaro Terme. Dal centro della cittadina, l’attacco della salita è raggiungibile seguendo le indicazioni per Merendaore (VI) e Campogrosso. In particolare, in cima alla contrada Storti, un bivio indica la direzione per Merendaore (a destra) e il rifugio Battisti (a sinistra). Da questo punto in poi, gran parte della strada si sviluppa sotto il bosco, ma alcuni tratti esposti vi mostreranno le montagne in tutta la loro bellezza.

Un paesaggio incantevole
Abbiamo percorso questa salita diverse volte, ma sono bastati i primi chilometri per farci innamorate definitivamente di questi paesaggi. Le foto che vedete in questo post sono state scattate in un caldo sabato di ottobre e non rendono assolutamente giustizia alla bellezza del paesaggio! Pedalata dopo pedalata, la sensazione è quella di avvicinarsi sempre di più alle alte montagne che avvolgono il paesaggio. Se avrete la fortuna di percorrere la salita in una giornata limpida, approfittate dei tratti “più dolci” per scattare qualche foto!




I panorami indimenticabili del Rifugio Battisti
Le calde sfumature autunnali hanno, nel nostro caso, contribuito a rendere gli ultimi chilometri ancora più magici. Possiamo senz’altro dire che l’arrivo al rifugio Battisti (quota 1265) rappresenta l’apice della meraviglia. La struttura è posta proprio ai piedi dell’imponente monte Plische, una delle porte di accesso alle cime più alte delle Piccole Dolomiti.
Molto suggestiva è anche la vista verso valle: Schio, Recoaro Terme e Valli del Pasubio si intravedono tra le dolci colline che separano le Piccole Dolomiti dalla Pianura Padana. Il rifugio Battisti non rappresenta soltanto un punto di partenza privilegiato per numerosi sentieri di trekking, ma anche un posto in cui trascorrere una giornata all’aperto, grazie a un ottimo ristorante e ai verdi prati che degradano dolcemente verso il basso.





Informazioni
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- La strada asfaltata termina proprio ai piedi del rifugio: se state programmando un giro ad anello, tenete in considerazione questo fattore;
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- In qualsiasi stagione dell’anno (tranne in inverno ovviamente), portate con voi gambali, manicotti e mantellina antipioggia. La zona è particolarmente instabile dal punto di vista metereologico e il tempo cambia velocemente durante la bella stagione;
- Sebbene alcuni tratti della strada siano stati recentemente asfaltati, in alcuni punti l’asfalto è disconnesso: prestate particolare attenzione in discesa.
Link utili
- Altimetria della salita: http://www.salite.ch/11292.asp?Mappa=
- Locanda Obante: https://it-it.facebook.com/Locanda-Obante-127049830654616/
Manuela e Filippo
Che emozione!
Bellissimo articolo, brava!!!!! Mi piacerebbe molto visitare e fare trakking in quei luoghi meravigliosi.
Canaveras Antonio.
Antonio non mancherà occasione!! 😀 come ben sai sono montagne molto vicine a Padova!