Cilento in mountain bike: il progetto del fotografo Antonello Naddeo

Cilento in mountain bike: il progetto del fotografo Antonello Naddeo
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Cilento in mountain bike: un progetto bike friendly

Una delle cose che più ci piacciono del blog è la possibilità di incontrare nuove persone che condividano le nostre stesse passioni e aspirazioni. In occasione di una collaborazione, abbiamo conosciuto Antonello Naddeo, che oggi vi presentiamo con grandissimo piacere.
Di origine salernitana, Antonello è un biker e fotografo che ha creato e curato personalmente un progetto per valorizzare il Cilento dal punto di vista cicloturistico. Proprio per questo motivo abbiamo voluto dedicargli uno spazio sul nostro blog. A lui la parola!

Parlaci di te

Sono un “uomo di numeri” con una forte attitudine alla creatività. La fotografia, lo sport, la natura sono la parte più vera di me e anche quella che mi consente di evadere dalla quotidianità del lavoro, molto impegnativa e spesso routinaria. Finito il mio lavoro di amministrativo in una grande azienda di Fisciano, indosso la tuta, metto lo zaino in spalla e inizio a dedicarmi alle mie più grandi passioni: la macchina fotografica, la mtb e la natura. Io sono quel “pazzo” ormai conosciuto da tanti che scala le montagne in mountain bike con un peso di 15 chili di zaino in spalla.
Di recente ho scoperto anche il trail running che mi ha “preso” molto. Sono tutte discipline che mi permettono di visitare posti straordinari, incontaminati, insieme ad amici che hanno il merito di custodire questi luoghi meravigliosi. Posso dire di aver contribuito, nel mio piccolo, a creare un movimento di appassionati sempre crescente.

Com’è nata la tua passione per il mondo del ciclismo e perché hai scelto la mountain bike?

Mi è sempre piaciuto il mondo delle due ruote ma sono uno di quegli sportivi che per anni si è dedicato solo al calcio, prima come giocatore, poi come allenatore. A un certo punto, però, questo mondo mi ha stancato. La competizione spinta agli eccessi, il fanatismo sono cose che alla lunga mi hanno fatto allontanare dal calcio. Avevo bisogno di riscoprire valori diversi, di evadere con uno sport “sincero” che unisse la mia passione per le montagne a quella della fotografia.
E così, da quando ho scoperto la mtb, non sono più sceso dalla sella. Mi sono avvicinato ai gruppi di amatori, dapprima Cilento MTB poi Bike in tour (associazione del Vallo di Diano) e con loro ho iniziato questa avventura. Mi hanno portato dalle coste del Tresino alle vette del Cervati, mi hanno fatto scoprire posti che neanche conoscevo. Insomma, mi hanno fatto capire quanto avessi bisogno di valori veri. E allora, anche svegliarsi all’alba per scalare una montagna diventa un piacere perché la MTB unisce, diverte e fa star bene.

Come nasce il progetto “Mountain bike in Cilento”?

Per caso. Come detto, ho iniziato a pedalare scoprendo luoghi meravigliosi ma rendendomi conto pian piano di quanto fossero poco valorizzati e conosciuti. E allora, visto che i sogni aiutano a vivere meglio, ho pensato fosse il momento di mettermi a disposizione del territorio che più amo. Sono un cilentano di adoazione: mia moglie e coautrice del libro, Caterina La Bella, è originaria di Sant’Angelo a Fasanella, un piccolo paese degli Alburni e qui trascorriamo diverse settimane all’anno.
All’inizio molti mi prendevano per pazzo. “Non riuscirai mai a tracciare 50 percorsi in provincia, è un lavoro troppo faticoso” mi dicevano tutti. In effetti faticoso lo è stato, ma grazie a tanti amici che mi hanno seguito siamo riusciti nell’impresa. La collaborazione con la casa editrice Versante Sud ha fatto il resto: ci hanno dato fiducia, hanno creduto nel nostro lavoro e speriamo di averli ripagati con un prodotto di alta qualità.

Come contribuisce il progetto alla valorizzazione del territorio?

Moltissimo. Al Cilento mancava un prodotto che mettesse in rete la sentieristica dedicata alle mtb. Diciamo che molto è stato fatto negli ultimi anni per la promozione del Parco Nazionale ma nessuno finora aveva mai messo nero su bianco così tanti percorsi, con tanto di mappa gps, riferimenti ai luoghi e alle bellezze paesaggistiche e culturali locali.
Il libro è una vera e propria guida al Cilento non solo ai percorsi mountain bike. Perché abbiamo inserito la storia dei diversi luoghi, le foto di ciascun angolo di territorio, riferimenti ai prodotti tipici e all’enogastronomia. E’, insomma, una guida completa che consente di valorizzare l’area a sud di Salerno soprattutto perché il target di riferimento non è solo locale ma anche straniero. La guida, ricordo, è anche in lingua tedesca, presto speriamo verrà pubblicata anche in inglese. E’ quindi un lavoro che farà conoscere il Cilento anche attraverso un certosino servizio fotografico che consente di esaltare la bellezza dei luoghi.

Che cosa sogni per il tuo progetto e la tua terra?

Io spero che tanti, anche attraverso il nostro piccolo contributo di idee e di lavoro, possano scoprire quanto di bello abbiamo in provincia di Salerno. Il mio sogno è che il Cilento possa vivere solo di turismo. Che i giovani non debbano per forza emigrare per cercare lavoro ma possano vivere con le bellezze che abbiamo. Sogno un territorio più attivo, più coeso, più consapevole della sua forza. E mi auguro che il movimento ciclistico cresca sempre di più anche attraverso una migliore valorizzazione della sentieristica, delle montagne, dei tratti di costa.
Io viaggio molto per lavoro e per passione, con la mia famiglia. Ho visitato posti bellissimi, molto ben organizzati ma credo che il nostro Cilento non abbia nulla da invidiare a nessuna altra regione. Abbiamo tutto: il mare più bello, le coste più selvagge, le montagne più ripide, paesi fantasma, borghi tra i più belli d’Italia, un’enogastronomia di assoluta eccellenza. Abbiamo un’ospitalità straordinaria. Insomma, abbiamo tutto per essere una meta turistica riconosciuta a livello internazionale. E credo che la mtb possa essere un traino per questo territorio. Io ci credo.

Con un progetto mosso da una passione così grande, non possiamo far altro che augurare ad Antonello e alle persone coinvolte un grande in bocca al lupo. Vi ricordiamo che gli articoli dedicati agli itinerari cilentani che abbiamo percorso sono disponibili nella sezione Campania.

Link utili

Manuela e Filippo (con la preziosissima collaborazione di Antonello!)


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