Fiume Po: con Giuliano e Claudio alla scoperta del fiume più lungo d’Italia

Fiume Po: con Giuliano e Claudio alla scoperta del fiume più lungo d’Italia
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Un viaggio in bicicletta alla scoperta del fiume Po

A volte tendiamo a partire per destinazioni lontane senza accorgerci di tutto quello che c’è da scoprire e vivere nel nostro paese. Alcuni cicloviaggiatori hanno condiviso con noi le loro avventure in bicicletta in Italia: grazie a Diego e Cassandra, Manlio, Jöelle, Ilenia, Monica e Adriana, abbiamo scoperto un’Italia inedita fatta di accoglienza e luoghi da scoprire sulle due ruote. Anche il viaggio in bicicletta che vi raccontiamo oggi è in perfetta linea con gli obiettivi del nostro blog: grazie a Giuliano e Claudio pedaliamo alla scoperta del corso d’acqua più lungo della nostra penisola: il fiume Po!

Una piccola presentazione: parlaci un po’ di te

Salve a tutti, siamo Claudio e Giuliano, romani e amici di lunga data. Fin da quando eravamo ragazzi ci siamo appassionati ai viaggi, alla possibilità di scoprire luoghi e culture diverse e ascoltare storie interessanti.
Nel 2015, oltre a viaggiare per piacere, abbiamo deciso di dedicarci annualmente a un viaggio in cui raccontare una storia e porre l’attenzione su una tematica per noi importante. Il tutto, sempre spostandoci in maniera lenta perché per noi l’essenza del viaggio non è arrivare da un punto all’altro ma tutto quello che si vive nel percorrerlo.
Abbiamo quindi aperto una pagina Facebook, che speriamo presto si tramuti anche in un blog, chiamata ViaggiLenti nata per raccontare questo modo di viaggiare. L’ultimo viaggio che abbiamo fatto e che condividiamo con voi è Pedalando…un Po, un viaggio in bici dalla sorgente alla foce del Grande Fiume.

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Le biciclette di Claudio e Giuliano lungo il fiume Po

Come vi è venuta l’idea del viaggio?

L’idea è nata da un’insieme di fattori. Dopo viaggi a piedi e in auto, la bici ci è sembrata il giusto modo di proseguire.
Per quanto riguarda l’itinerario, abbiamo dovuto trovare un compromesso tra la destinazione e i giorni disponibili. L’idea del viaggio lungo il fiume Po è venuta a Giuliano: sono subito stato d’accordo non solo perché ci dava l’occasione di costeggiare il fiume più lungo d’Italia attraversando ben quattro regioni e diverse province ma anche perché volevamo capire il rapporto degli italiani con il principale fiume della penisola, consci che la storia dell’umanità deve tutto proprio ai corsi d’acqua.
Oltre a questo volevamo anche capire quale fosse lo stato dell’opera VenTo, la ciclovia che scorre sugli argini del fiume collegando le città di Venezia e Torino. Crediamo che lo sviluppo di piste ciclabile nazionali sia una necessità per questo paese e che la possibilità di girare usando strade dedicate alla bici sia un incredibile modo di viaggiare e scoprire le mille ricchezze che possediamo.

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Le biciclette di Claudio e Giuliano

Come sono stati i preparativi?

Giuliano, che è il più disciplinato e metodico dei due, ha cominciato ad allenarsi ed uscire regolarmente con la bicicletta prima del viaggio e ha proseguito anche dopo, tanto che oramai possiamo definirlo a tutti gli effetti un ciclista.
Io (Claudio) invece, nonostante i precedenti sei viaggi in bici, continuo a non essere assolutamente un ciclista ma un semplice viaggiatore che usa ogni mezzo. L’allenamento è stato inesistente: sono uscito a malapena un paio di volte per qualche decina di chilometri e al ritorno ho riposto la bici in cantina in attesa del prossimo viaggio. Abbiamo poi acquistato un minimo di attrezzatura (camere d’aria, kit per riparazioni, sacche da viaggio).

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Come avete scelto l’itinerario da percorrere?

La scelta dell’itinerario è stata in buona parte forzata, avendo deciso di costeggiare il Po dalla sorgente alla foce. Abbiamo stabilito come punto di partenza ufficiale la cittadina di Paesana (CN), penultimo comune prima di Pian del Re, perché più facilmente raggiungibile. Da Roma ci siamo spostati in treno fino a Savigliano con un cambio a Torino e da lì percorso in bici i restanti 30 chilometri.
Per l’itinerario vero e proprio, Giuliano ha provato a tracciare un percorso il più possibile vicino al fiume sfruttando dove possibile le ciclovie VenTo e le ciclabili del Po. Come prevedibile, in alcuni tratti siamo stati costretti a improvvisare a causa di fondi stradali dissestati o vegetazione folta. Da Pavia in poi invece è possibile utilizzare tutte piste ciclabile che pur cambiando di nome rappresentano un’unica ciclovia.

Ti è rimasto in mente un episodio particolare?

Questa è sempre una domanda difficile a cui rispondere! Ricordo che un giorno ci siamo ritrovati a un incrocio e non sapevamo se proseguire sull’argine maestro o scendere verso Suzzara (MN). Ci siamo guardati intorno e abbiamo chiesto informazioni a un ragazzo e una ragazza seduti nel giardino di un edificio proprio sotto di noi. Alla fine ci siamo ritrovati a chiacchierare con loro mangiando un gelato e parlando di cavalli e di storia con sconosciuti!
Ci è successo anche di trovare il ponte sul Trebbia (per entrare a Piacenza) chiuso per lavori e di essere stati guidati da migranti lavoratori guadando il fiume in secca! Crediamo che la rotta di ognuno di noi sia già tracciata e che certe confluenze siano inevitabili: questi e molti altri incontri sono stati il valore aggiunto del viaggio.

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Cosa ti ha lasciato questo viaggio?

Moltissimo come ogni singolo viaggio e come ogni volta che si è disposti a mettersi in gioco. In particolare questa è stata l’occasione per confermare che girare in bicicletta apre una breccia particolare nel cuore delle persone. Non sappiamo il motivo ma si è percepiti in maniera diversa, si è visti quasi come degli alieni e tutti sono disposti ad aiutarti.
Soffrire ad ogni salita, abbrustolirsi sotto un sole cocente ed un caldo inclemente, trascorrere ore sul sellino sono solo alcune delle fatiche che si è disposti a fare e che sono ripagate da semplici gioie. E’ tutto questo che ti fa andare avanti e che crea un viaggio lento che ti fa entrare in sintonia con l’ambiente e con gli uomini.

Cosa vorresti dire a chi ci sta leggendo?

Partite! Non fatevi troppe domande! Non servono allenamenti particolari o mezzi tecnici eccezionali. Muovetevi, iniziate a pedalare, a vivere ogni istante, il resto verrà da sé. Solo di una cosa avete bisogno: della voglia di viaggiare, di adattarvi e di essere disposti alla fatica, consapevoli che verrete ricompensati. E allora che aspettate? Mettetevi in viaggio…lento ovviamente!

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Un suggestivo tratto di campagna

Informazioni utili

  • Giuliano e Claudio, sulla loro pagina Facebook ViaggiLenti stanno mettendo a disposizione tutti gli itinerari e le tappe del viaggio lungo il fiume Po.

Link utili

Filippo e Manuela (con la preziosissima collaborazione di Giuliano e Claudio!)


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