Qualche settimana fa, complice un’amicizia nata sul luogo di lavoro, abbiamo avuto modo di trascorrere una bellissima giornata sulle Dolomiti ampezzane. La nostra destinazione? Uno dei luoghi simbolo di queste montagne: il lago di Sorapis, a cui diamo il benvenuto nella nostra rubrica Giù dai pedali.
Venite a scoprirlo insieme a noi e ad Eleonora, autrice della maggior parte delle foto di questo post!

Il lago di Sorapis e la magia delle Dolomiti
Questo suggestivo specchio d’acqua, situato a quasi 2000 metri di altezza, è sicuramente uno dei luoghi più magici, visitati e fotografati delle Dolomiti. Al di là delle acque turchesi del lago (il fondo è costituito da roccia calcarea), una delle cose che sicuramente colpisce il visitatore, che per la prima volta lo raggiunge, è la sua posizione. Il lago, di origine glaciale, è letteralmente incastonato in un roccioso anfiteatro naturale ed è sovrastato dal “Dito di Dio”, torrione del Monte Sorapis che domina l’avvallamento.
Percorrere le rive del lago a piedi vi darà modo di apprezzare tutti i panorami offerti da questo luogo e di immergervi in un contesto naturale unico al mondo.

Come raggiungere il sentiero
Il sentiero che abbiamo scelto di percorrere (CAI 215), si imbocca dal passo Tre Croci, una delle salite dolomitiche più frequentate dai ciclisti. Non neghiamo che percorrendola in macchina ci siamo immedesimati nei ciclisti che abbiamo superato: le pendenze della strada sono davvero impegnative!
Se come noi partite da Padova, puntate la sveglia all’alba e raggiungete Cortina d’Ampezzo (BL): da qui, seguendo le indicazioni per il passo Tre Croci, raggiungerete in meno di venti minuti la cima del passo dove potrete parcheggiare l’auto e imboccare il sentiero che conduce al lago. In alternativa, è possibile raggiungere questa località anche da Misurina (BL).


Caratteristiche del sentiero
Il sentiero che conduce al lago ha un tempo di percorrenza inferiore alle tre ore. Camminando di buon passo, per percorrerlo abbiamo impiegato circa due ore all’andata e due ore e mezza al ritorno, soste comprese.
Il sentiero, lungo 5 chilometri e mezzo, presenta un dislivello di circa 200 metri. La parte iniziale si sviluppa nel verde sottobosco del passo Tre Croci ma, dopo appena quindici minuti di cammino, i rumori di auto e moto sono già un lontano ricordo!
Il sentiero presenta un andamento ondulato e, dopo i primi chilometri, due decise salite consentono un rapido aumento di quota. Niente di troppo impegnativo, ma vi consigliamo di prestare attenzione al fondo del sentiero, specialmente se incrociate altri escursionisti che lo percorrono in discesa. Poco prima del lago si trova il rifugio Alfonso Vandelli, punto di partenza di diversi sentieri che attraversano il gruppo del Sorapis.

Panorami indimenticabili nel cuore delle Dolomiti ampezzane
Il sentiero che conduce al lago di Sorapis permette davvero di immergersi nel cuore delle Dolomiti ampezzane, patrimonio UNESCO che il Veneto ha l’onore e il dovere di proteggere e valorizzare.
La parte iniziale del sentiero offre scorci indimenticabili sulle Tre Croci e il Monte Cristallo, che svetta sopra Cortina con i suoi 3221 metri di altezza. Il panorama stupisce ancora man mano che si sale!
Da diversi punti del sentiero sono chiaramente visibili le famose Tre Cime di Lavaredo, il lago di Misurina e il gruppo del Sorapis. Quest’ultimo, in particolare, è composto da punta Sorapis (3205 metri), Croda Marcora (3154 metri) e le Tre Sorelle (3005 metri).

Un luogo da visitare ma anche da proteggere
Come altre mete montane che non richiedono un particolare allenamento per essere raggiunte, anche il lago di Sorapis viene letteralmente preso d’assalto da migliaia di escursionisti durante l’estate. Purtroppo, sia durante la percorrenza del sentiero che la permanenza al lago, non abbiamo potuto fare a meno di notare una serie di comportamenti scorretti, primo tra tutti l’abbandono di rifiuti. Non occorre essere degli ambientalisti per comprendere le conseguenze negative a breve e lungo termine che l’abbandono di rifiuti e il passaggio di migliaia di persone hanno su un ambiente delicato comee questo.
Poichè sarebbe difficile, se non impossibile, controllare l’accesso al lago, non resta che fare affidamento sul buon senso degli escursionisti. Come visitatori occasionali, ma soprattutto come italiani, sta a noi proteggere i monumenti naturali che rendono il nostro paese una delle mete più ambite al mondo.
Informazioni utili
- Il sentiero che conduce al lago è molto battuto ma alcuni tratti possono essere scivolosi a causa di sassi e ghiaia. E’ consigliabile dotarsi di scarpe da trekking;
- Su alcuni punti del sentiero particolarmente esposti sono presenti corde e gradini di acciaio. Per questo motivo non ci sentiamo di consigliare la percorrenza del sentiero a persone che soffrono di vertigini;
- Sebbene si tratti di un percorso che non presenta particolari difficoltà, non bisogna dimenticare le regole che è necessario osservare su un sentiero di montagna. Ricordatevi sempre di dare la precedenza agli escursionisti che salgono, camminare sul lato destro del sentiero e mantenere un tono di voce basso;
- Il rifugio Alfonso Vandelli, situato a 1926 metri di quota, è aperto dal 20 giugno al 20 settembre. Dispone di due aree ristoro (una interna e una esterna) e camere per il pernottamento.
Link utili
- Cortina e la Valle d’Ampezzo: https://www.dolomiti.org/it/cortina/
- Informazioni sulle Dolomiti ampezzane: http://www.dolomititour.com/dolomiti-ampezzane/index.html
- Rifugio Vandelli: http://www.rifugiovandelli.it/home.html
Manuela e Filippo (con la preziosissima collaborazione di Eleonora Santoro!)
Mi sapete dire quanto e’ lungo il tratto esposto ?
Grazie
Ciao Marcella! Non abbiamo calcolato con precisione la lunghezza dei tratti esposti dato che ce ne sono diversi. Sicuramente si tratta di un sentiero facile (abbiamo visto anche famiglie con bambini), ma come ogni sentiero di montagna va affrontato con attenzione.