Un altro angolino di Veneto e Trentino è entrato nel nostro blog!
Stavamo programmando da diverso tempo un’uscita nella zona del Lago di Garda, ma per ragioni legate alla distanza abbiamo spesso rimandato la conoscenza di questa splendida zona a cavallo tra Veneto e Trentino. L’occasione giusta si è presentata a metà mese, quando un amico ciclista conosciuto lo scorso anno sulle Piccole Dolomiti vicentine, si è offerto di accompagnarci e guidarci lungo le strade del Monte Baldo in bicicletta. Abbiamo scelto di programmare un itinerario lungo 130 chilometri (con 2000 metri di dislivello) che avrebbe toccato prima una delle cime del Baldo e poi tutta la sponda occidentale del Garda.
Massiccio del Baldo: conformazione e vie di accesso al rilievo
A dispetto del suo nome, il Baldo non è una montagna, quanto più un massiccio montuoso lungo 40 chilometri che sovrasta tutta la costa occidentale del Lago di Garda. La vetta più alta del gruppo, Cima Valdritta, supera persino i 2000 metri! Noi abbiamo scelto di raggiungere la località Creste di Naole (che si trova a quota 1660 m) partendo da Avio e stabilendo come punto di arrivo il rifugio Graziani.
Se anche voi state per scalare il Monte Baldo in bicicletta e scegliere questa meta, sono due le modalità di accesso al massiccio: la Valle dell’Adige oppure il Lago di Garda. Noi abbiamo scelto la Valle dell’Adige partendo da Rivoli e attaccando la salita da Avio. Sempre partendo da queste zone, potete iniziare la scalata anche da Mori o Serravalle: entrambe le località veronesi conducono a Brentonico e poi al rifugio Graziani. In alternativa, se partite dal lago, è consigliabile raggiungere Caprino Veronese per poi salire verso Affi e Ferrara di Monte Baldo. Questi centri sono facilmente accessibili dai principali paesi veronesi del lungolago: Bardolino, Garda e Torri del Benaco.


Avio: caratteristiche altimetriche della salita
Scalare il Monte Baldo in bicicletta implica una decisione importante: quale versante scegliere? Per quanto riguarda quello da Avio la salita è lunga 23 chilometri con una pendenza media del 7,6% (fino al Rifugio Graziani). E’ possibile dividere la salita in due parti principali: la prima, dopo circa 10 chilometri, conduce da Avio in prossimità del lago artificiale Pra della Stua (a quota 1010 metri). Qui si presentano due alternative. E’ possibile infatti scegliere tra:
- SP230 (nei primi tre chilometri le pendenze sono molto impegnative e sempre superiori al 10%. Superato questo tratto la strada riprende a salire con pendenze più dolci)
- SP208 (conduce presso il paese di San Valentino e nel complesso è più dura. Dal punto di vista delle difficoltà altimetriche può essere paragonata al primo tratto di salita da Avio)
Noi abbiamo scelto di proseguire lungo la SP230: le pendenze si sono fatte sentire ma la fatica è stata ripagata dal panorama che si è aperto in prossimità del passo Pozza della Cola, posto a (1287 metri). Arrivati a questo punto, la maggior parte della fatica è già stata fatta. Mancheranno circa 400 metri di dislivello che però si sviluppano lungo pendenze assolutamente pedalabili.



Tra il fiume Adige il Lago di Garda e il Monte Baldo: un mix di colori, profumi e paesaggi
Non capita tutti i giorni di partire dai vigneti della Val d’Adige, pedalare a ridosso di altissime pareti rocciose e vedere il Lago di Garda da ben 1425 metri di altezza. Al di là dell’oggettiva bellezza delle strade che abbiamo attraversato, quello che più ci ha colpito è la varietà di colori, profumi e paesaggi che abbiamo incontrato. Uno dei momenti più belli? Quello in cui, una volta raggiunta la località Bocca di Navene, si vede parte del Lago di Garda da oltre 1000 metri di altezza! E’ proprio da quote come queste che si può apprezzare la vastità e la straordinaria posizione di questo specchio d’acqua: non solo bagna tre regioni italiane, ma è anche incastonato tra alte e suggestive montagne, tra cui la dorsale del Baldo.

Rifugio Graziani: un punto di riferimento per ciclisti, bikers ed escursionisti
Un’altra gradita sorpresa del giro è stato l’arrivo al curato rifugio Graziani (Brentonico, TN), all’interno del quale siamo stati accolti a suon di musica classica! Il rifugio Graziani, posto a quota 1600 metri, si trova proprio sotto il monte Altissimo di Nago, una delle cime più alte del Monte Baldo (raggiunge i 2080 metri di altezza!). E’ davvero un luogo perfetto per riprendersi dalle fatiche della salita e provare qualche piatto locale: chiunque scali il Monte Baldo in bicicletta non potrebbe chiedere di meglio! Il rifugio infatti è un vero e proprio punto di riferimento non soltanto per i ciclisti su strada, ma anche per tanti bikers (il massiccio del Baldo è un paradiso per la mountain bike!) ed escursionisti alla ricerca dei punti perfetti da cui ammirare il Garda.

Monte Baldo in bicicletta e poi? Proposte per la discesa
Se vi trovate al rifugio Graziani, sarete circondati da alcuni dei posti più belli di tutto il Trentino e il Veneto. Questa volta più difficile darvi dei consigli per completare l’itinerario ma ci proviamo lo stesso! Noi abbiamo raggiunto San Valentino, San Giacomo e Brentonico e dopo aver passato queste località abbiamo puntato le ruote verso il Lago di Garda, passando per Mori e Nago, per poi cominciare a pedalare lungo la costa orientale del lago partendo da Torbole. Tutte le località menzionate si trovano in Trentino: infatti, è soltanto tra Torbole e Navene che si rientra in territorio veneto. Essendo partiti da Rivoli, abbiamo concluso il giro compiendo un anello: in prossimità di Garda abbiamo lasciato il lago per pedalare verso l’entroterra e tornare al punto di partenza. Le alternative di certo non mancano: se non vi spaventa il vento potete organizzarvi per compiere l’intero giro del lago oppure potete ricongiungervi alla ciclabile dell’Adige pedalando verso Verona.


Un territorio da approfondire e in cui speriamo di tornare presto
Nonostante il lungo giro fatto, siamo sicuri di aver conosciuto appena il 10% di ciò che questo territorio può offrire. Sicuramente non sono mancate le salite: sommando la scalata del Monte Baldo in bicicletta alle altre piccole salite abbiamo superato i 2000 metri di dislivello! Anche pedalare seguendo la costa del lago è stato davvero rilassante. Nell’attesa di tornare da queste parti…raccontateci la vostra esperienza nei commenti! Avete mai pedalato in questa zona?
Informazioni:
- Per quanto riguarda il rifornimento di acqua, vi consigliamo di sostare presso la fontana di Avio che si trova in prossimità dell’inizio della salita. Prima di arrivare al Rifugio Graziani, ci sono altri due punti in cui è possibile trovare delle fontanelle (presso il passo Pozza della Cola e in località Pra Alpesina);
- La ciclabile dell’Adige parte da Verona e arriva fino a Merano (BZ) passando per Rovereto (TN) e Trento. Essendo prevalentemente pianeggiante è l’ideale per scaldare la gamba prima di arrivare ad Avio. Partendo da Rivoli, sono circa 20 i chilometri da percorrere fino al punto in cui è possibile attaccare la salita;
- Nella zona sono presenti diversi punti di interesse storici: segnaliamo in particolare il castello di Sabbionara d’Avio: attualmente l’edificio è gestito dal FAI.
Link utili:
- Altimetria della salita da Avio: http://www.salite.ch/12100.asp?Mappa=
- Il nostro itinerario: https://www.strava.com/activities/1843658253
- Gardesana veneta: Gardesana veneta in bicicletta: da Lazise (VR) a Riva del Garda (TN)
- Castello di Sabbionara (TN): https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-di-avio
- Ciclabile dell’Adige: https://www.visittrentino.info/it/tour/pista-ciclabile-valle-dell-adige_7024832
Manuela e Filippo
Ciao Manuela, sempre belli e completi i tuoi articoli. Proprio la settimana prima anch’io sono salto al Graziani da Mori, passata Pra’ Alpesina ho proseguito scendendo a Ferrara e Spiazzi dove è possibile visitare il celebre santuario della Madonna della Corona, appollaiato sulla roccia con bellissima vista sulla val Lagarina. La mia traccia comprendeva l’intero giro del lago di Garda. Questo il link all’articolo, se interessa, https://ilmog.blog/2018/09/13/monte-baldo-e-giro-del-garda/ Visto che ora ti sposti dalla tua zona, se vuoi a mezz’ora in più di auto, la sponda bresciana offre salite meravigliose, Vi farei volentieri da guida😉. Marco
Ciao Marco, grazie per questo commento! Il Baldo è stata una vera e propria scoperta, non avevo idea che fosse così esteso e diversificato a livello di paesaggio! La parte di Ferrara e Spiazzi l’ho vista solo su google maps, quindi leggo immediatamente il tuo articolo e magari me la segno per la prossima stagione! Purtroppo non ho la macchina e già arrivare a Peschiera in treno è una mezza impresa, soprattutto perchè non posso rischiare di rimanere bloccata e non mi va di passare l’intera giornata con l’angoscia di perdere il treno! Sicuramente appena potrò spostarmi in modo più autonomo la prenderò in considerazione!