Piana di Marcesina in bicicletta: come arrivare e cosa vedere

Piana di Marcesina in bicicletta: come arrivare e cosa vedere
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In seguito all’ondata di maltempo, che ha colpito in particolar modo il Veneto e il Trentino (ottobre 2018), il territorio della Piana di Marcesina ha subito ingenti danni e potrebbe essere sconsigliato avventurarsi lungo le sue strade. Vi aggiorneremo appena la situazione sarà ritornata alla normalità.

 

Ma ci saranno ancora degli innamorati che in una notte d’inverno si faranno trasportare su una slitta tirata da un generoso cavallo per la piana di Marcesina imbevuta di luce lunare? Se non ci fossero come sarebbe triste il mondo (Mario Rigoni Stern)

Lo scorso maggio abbiamo finalmente avuto modo di visitare un luogo che avevamo in lista da mesi: la piana di Marcesina. Situata sulla parte nord dell’Altopiano di Asiago, a 1400 metri di altezza, Marcesina permette di immergersi davvero nel cuore verde di questo straordinario territorio compreso tra i fiumi dell’Astico e del Brenta.

La piana di Marcesina
Alcune delle località dell’Altopiano di Asiago e della Val Brenta
Salendo da Enego (destra), è possibile imboccare presso questo bivio la strada che conduce a Marcesina

Enego

Partendo da Bassano del Grappa, abbiamo raggiunto Enego tramite la strada provinciale 76, che è possibile imboccare anche in corrispondenza dell’abitato di Primolano. La salita che conduce a Enego è lunga poco meno di 10 chilometri e le pendenze dolci della strada sono ideali per riscaldare la gamba, in previsione delle pendenze più accentuate che troverete più avanti.
Una volta superato il caratteristico centro del paese, si seguono le indicazioni per Enego 2000: da questo punto in poi la salita diventa più impegnativa, con pendenze che si attestano tra il 9 e il 10%. Dopo meno di 6 chilometri si giunge ad un bivio e da qui, proseguendo dritto è possibile raggiungere Foza, mentre girando a destra si arriva sulla piana di Marcesina.

Salendo da Enego

Foza

Se volete mettervi alla prova su pendenze più impegnative, Marcesina è raggiungibile anche da Foza, piccolo paesino che ha ospitato l’ultimo gran premio della montagna della centesima edizione del Giro d’Italia. Se, come noi, sceglierete di partire dalla Val Brenta, vi consigliamo di raggiungere Foza pedalando lungo la scenografica strada provinciale 73. La salita, con i suoi oltre 20 tornanti e 1000 metri di dislivello, conduce da Valstagna direttamente nel cuore del paese.
Da qui, una strada in prossimità di Foza (località Lazzaretti) consente di raggiungere la piana di Marcesina da sud. Le pendenze sono impegnative: si parte al 9% e si arriva rapidamente a numeri a doppia cifra che accompagnano per poco meno di 4 chilometri. Resistete: ne vale assolutamente la pena, perchè una volta giunti sulla piana verrete accolti da un paesaggio selvaggio, silenzioso e incontaminato.

Colori primaverili sulla Piana di Marcesina

Caratteristiche di un pianoro da esplorare e scoprire

L’Altopiano di Asiago, con i suoi 468 chilometri quadrati di estensione, custodisce davvero tantissimi tesori paesaggistici, storici, culturali e gastronomici. Frequentiamo le strade dell’Altopiano da quasi tre anni e questo luogo continua ancora a stupirci con le sue innumerevoli bellezze.
Documentandoci sulle caratteristiche di Marcesina, abbiamo scoperto che la forma a catino di questa piana favorisce il deposito dell’acqua e la formazione di torbiere che ospitano una flora variegata. Durante l’inverno, la piana è soggetta al fenomeno dell’inversione termica che determina un brusco calo delle temperature. Non a caso, Marcesina è una delle zone più fredde d’Italia durante questa stagione! Al di là delle sue caratteristiche climatiche, i paesaggi sono davvero suggestivi: da diversi punti della piana di Marcesina è possibile ammirare anche il roccioso e imponente Monte Ortigara.

La suggestiva strada che attraversa tutto il pianoro

Marcesina e poi…itinerari in bici da strada

Grazie alla rete di strade che la attraversa, la piana di Marcesina può essere inserita in vari itinerari sull’Altopiano di Asiago. Marcesina, ad esempio, rappresenta un’interessante deviazione per i ciclisti su strada che passano per Foza o Enego. Se il tempo lo permette, dopo averla attraversata, è possibile raggiungere Asiago: da qui, un’opzione interessante è quella di raggiungere e svalicare il passo Vezzena per poi scendere verso Levico Terme dalla straordinaria strada del Menador.
In alternativa, da Foza potete imboccare la panoramica discesa che in poco meno di 15 chilometri collega il comune con Valstagna, in Val Brenta. Se volete aggiungere ulteriore dislivello, da Foza è possibile raggiungere Gallio e da qui salire in località Campomulo. Vi sconsigliamo invece di raggiungere il rifugio Barricata e percorrere l’omonima strada per tornare verso la Val Brenta. Questa strada è ripida (le pendenze raggiungono il 22%) e stretta: sebbene il traffico sia limitato ai soli residenti, è percorribile soltanto in salita dalle biciclette.

Cosa fare sulla Piana di Marcesina

E’ possibile programmare attività di vario tipo. La piana ospita un importante sito archeologico preistorico (Riparo Dalmeri, località Barricata) e gli impianti sciistici di Enego 2000. Viste le basse temperature che la caratterizzano d’inverno, la piana si presta particolarmente ad ospitare attività sportive invernali, specialmente lo sci di fondo e le escursioni con le ciaspole. In estate, la piana diventa la destinazione perfetta per bikers ed escursionisti, che possono scegliere tra decine di sentieri per vivere questa parte dell’altopiano in modo sostenibile.
Un itinerario che sembra particolarmente interessante è quello del Sentiero dei Cippi (sentiero numero 869 e 869B), che segue la linea di confine fissata nel 1752 in seguito alle trattative tra l’Impero Asburgico e la Repubblica di Venezia. Un altro sentiero che sicuramente è suggestivo percorrere è quello che collega Marcesina con la località Campomulo (circa 8 chilometri). Sicuramente avremo modo di provarli e includerli nella rubrica Giu dai pedali!

 

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Manuela e Filippo
(post pubblicato il 25/07/2018 e aggiornato il 21/10/2018)


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