La scorsa stagione ci ha fornito le occasioni giuste per conoscere meglio un territorio di cui vi avevamo già parlato: le Piccole Dolomiti. A cavallo tra Veneto e Trentino, le Piccole Dolomiti si sviluppano lungo oltre 30 chilometri di lunghezza, con cime che superano i 2000 metri. Tutto questo si trova a soli due passi dalla pianura veneta: per la sua posizione e vicinanza ad alcune delle maggiori città venete, il complesso è una meta particolarmente suggestiva per scalatori, ciclisti e amanti dell’outdoor!
Oggi vi portiamo con noi a conoscere una delle salite ciclistiche più dure di queste montagne: passo Campogrosso.
Caratteristiche altimetriche della salita
Passo Campogrosso collega Recoaro Terme (VI) alla zona di Vallarsa (TN): la salita, in appena 11 chilometri, permette di sviluppare ben 1000 metri di dislivello. Le pendenze sono dure (molti tratti superano il 12%) ma non regolari e questo rende difficile trovare il ritmo giusto per salire. Il tratto più duro è sicuramente quello che attraversa Merendaore (frazione di Recoaro Terme) con pendenze che si attestano regolarmente tra il 10 e il 15%. Non fatevi spaventare da queste rampe perchè questo è solo l’inizio: nella parte centrale è fondamentale gestire bene le forze e arrivare in forma al rifugio “Alla Guardia”. Da qui in poi, gli ultimi 4 chilometri, saranno più facili grazie alla presenza di secchi tornanti.
Il tratto immediatamente successivo a Merendaore
Il rifugio alla Guardia
Il panorama: un anfiteatro di roccia indimenticabile
I lettori che ci seguono da più tempo lo sanno: abbiamo un debole per le montagne di natura dolomitica. Sebbene le Piccole Dolomiti siano più basse delle loro sorelle maggiori, non hanno assolutamente nulla da invidiare loro in termini di conformazione.
Insieme alla strada che conduce al rifugio Battisti e al passo Pian delle Fugazze, passo Campogrosso offre i panorami più belli che un automobilista, un motociclista o un ciclista possa desiderare. Salendo verso la cima del passo, sulla sinistra, potrete ammirare le pendici del Monte Plische e intravedere il rifugio Battisti. Il gruppo del Fumante, con le sue famose guglie appuntite, si staglierà davanti a voi, mentre in alto a sinistra intravedrete la piana di Campogrosso e il gruppo del Sengio Alto. Cosa a nostro parere fondamentale, potrete godervi l’ascesa in quasi completo silenzio e solitudine: il passo, infatti, specialmente nei giorni infrasettimanali, è quasi deserto!
Gli ultimi chilometri
I tornanti prima della cima
Tre buoni motivi per provare questa salita almeno una volta!
È dura, irregolare e lascia senza fiato (letteralmente) ma non la dimenticherete mai. Se vi state chiedendo perchè bisogna percorrere questa salita almeno una volta, vi suggeriamo tre validi motivi.
Passo Campogrosso è una di quelle rare strade il cui paesaggio distrae veramente la mente dalla fatica: guglie, torrioni e canaloni rocciosi emergono improvvisamente dai boschi del passo, offrendo scorci sempre diversi a chi percorre la strada. Abbiamo perso il conto delle volte in cui ci siamo fermati a scattare foto! Inoltre, aspetto da non sottovalutare, passo Campogrosso non solo è facilmente accessibile ma può essere inserito in itinerari più ampi sulle Piccole Dolomiti (vi diamo qualche suggerimento a breve). L’ultimo motivo? Potrete vantarvi con i vostri amici di aver percorso una delle salite più dure di tutto l’arco alpino!
Le imponenti pareti di Passo Campogrosso
Da passo Campogrosso: tante strade da scoprire
A Passo Campogrosso sarete davvero nel cuore delle Piccole Dolomiti con tantissime strade a disposizione per proseguire il vostro viaggio alla scoperta di queste montagne. Una volta in cima al passo, potrete percorrere la strada delle sette fontane: oltre ad essere chiusa al traffico veicolare, costeggerete le cime del gruppo del Carega e arriverete in prossimità del passo Pian delle Fugazze. Qui è d’obbligo una visita all’Ossario Monumentale del Pasubio, che dista soltanto pochi chilometri. Se poi volete cimentarvi in un itinerario particolarmente lungo, le Piccole Dolomiti sono perfette: dalla cima del passo Pian delle Fugazze potete scendere sia verso Schio (VI), che verso Rovereto (TN), con tante possibilità di proseguire nella pianura vicentina, nella Val d’Adige o verso il lago di Garda. Un’altra alternativa? Tornate a Recoaro Terme e imboccate la spettacolare salita che conduce al rifugio Cesare Battisti!
Il gruppo del Fumante

Informazioni
- Lungo il passo non sono presenti fontanelle: vi consigliamo di rifornirvi di acqua prima di affrontare la salita;
- Escluso il piccolo centro di Merendaore, sul passo si affacciano una e un rifugio (rifugio “Alla Guardia”): entrambi potrebbero essere chiusi fuori stagione estiva, vi invitiamo a non fare affidamento su questi punti di ristoro;
- Il rifugio Campogrosso è aperto tutto l’anno.
Link utili
- Altimetria della salita: http://www.salite.ch/campogrosso.asp?Mappa=
- Rifugio Campogrosso: http://www.rifugiocampogrosso.com/
- Passo Pian delle Fugazze da Schio
- Da Recoaro Terme al rifugio Cesare Battisti