Fiab di Pordenone: intervista alla presidente Luana Casonatto

Fiab di Pordenone: intervista alla presidente Luana Casonatto
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Da qualche mese ci siamo trasferiti in Friuli, regione che abbiamo spesso sentito lodare da ciclisti e amanti dell’outdoor. Avevamo iniziato virtualmente a scoprire il Friuli lo scorso inverno, intervistando Emiliano Cantagallo, ideatore di Pendenze Pericolose.
Oggi, nella rubrica dedicata ai progetti bike friendly, abbiamo il piacere di parlarvi di un’altra bella realtà friulana: la FIAB di Pordenone. Visto l’imminente arrivo della bella stagione abbiamo intervistato la sua presidente, Luana Casonatto. Una bella occasione per conoscere questa divisione della FIAB e iniziare a scoprire il territorio pordenonese!

Grazie per aver accettato questa intervista Luana: parlaci un po di te

Ciao a tutti, sono Luana Casonatto, ho 46 anni e da sempre amo andare in bicicletta. Fino a quando non ho iniziato a lavorare, la bicicletta è stata il mio principale mezzo di trasporto, soprattutto da studentessa universitaria. Lavoro da 23 anni nell’azienda dove ho sviluppato la tesi di laurea (caso raro oggi!) perché quando partecipo alla costruzione di un progetto faccio fatica a lasciarlo. Attualmente mi occupo di project management, data l’esperienza maturata in questi anni in diversi settori dell’azienda. Oggi posso disporre di un po’ più di tempo libero e riesco a dedicarmi alle mie passioni più grandi che sono viaggiare (non solo in bicicletta) e leggere per diletto e curiosità, anziché per studiare, scegliendo argomenti diversi da quelli del settore per cui lavoro.

Com’è nata la tua passione per il mondo della bicicletta?

Diciamo che la passione più che essere nata è rifiorita quando  ho incontrato e conosciuto un gruppo di persone che amavano promuovere la  bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile. Già 15 anni fa organizzavano viaggi in bicicletta quando chi viaggiava in bici era visto come un poveraccio che non poteva permettersi altro. Si, devo dire che il tutto è nato dalla condivisione della passione con altre persone, il più banale dei modi penso, però di fatto è così che si creano i progetti, soprattutto nell’ambito del volontariato.

Come nasce la divisione FIAB di Pordenone?

Nel 1996 un gruppetto di coraggiosi voleva dimostrare come si potesse usare la bici tutti i giorni. Erano mossi dalla convinzione che, per poterlo fare, avevano bisogno di unirsi per avere l’attenzione delle amministrazioni. Hanno quindi deciso di fondare un’associazione che aderisse alla Federazione Italiana Amici della bicicletta, adottando uno statuto: eccoci qui dopo più di 20 anni!
Oggi a Pordenone e nei comuni vicini siamo considerati il principale portatore di interesse quando si parla di mobilità attiva e sostenibile. Siamo i rappresentanti non solo di chi va in bici ma anche di chi sa che si possono costruire modelli di mobilità diversi per la nostra città. E’ possibile che siano i cittadini a riappropriarsi degli spazi che finora sono stati riservati alle auto. E’ possibile creare le condizioni affinchè tutti gli utenti deboli si possano muovere in sicurezza ed in modo efficiente (in bici, a piedi e con i mezzi pubblici). L’Europa è ricca di esempi di centri città ripopolati e pieni di attività non appena si è deciso di tenerne fuori le auto.

Come contribuisce il progetto alla valorizzazione del territorio?

Al di là della valorizzazione degli spazi nella città stessa la bicicletta può valorizzare il territorio con lo sviluppo del cicloturismo. In modo particolare, il Friuli si presta molto ad essere scoperta in la bicicletta grazie alla varietà di ambienti che si possono trovare. Basti pensare alla Ciclovia Alpe-Adria che in 3 giorni permette di arrivare dalle alpi al mare oppure alla pedemontana pordenonese con i suoi caratteristici siti naturalistici e artistici.

Valorizzare il territorio friulano: un esempio concreto

Quest’anno siamo orgogliosi di aderire attivamente al progetto “Il Rinascimento friulano” che alcuni giovani stanno portando avanti anche grazie alla collaborazione con Fiab per celebrare il quasi 500° anniversario di Giovanni Antonio De Sacchis detto “Il Pordenone”. La Fiab di Pordenone, nel corso del 2019, ha programmato ben sette pedalate a tema! Sei di queste si svolgeranno in Friuli Venezia Giulia e una toccherà Cremona e Piacenza. Proprio qui, “Il Pordenone” si espresse al meglio! Le pedalate si svolgeranno da marzo ad ottobre e contemporaneamente ci si preparerà a partecipare alla grande mostra sull’artista.

Che cosa sogni per il futuro di FIAB Pordenone?

Per un prossimo futuro mi piacerebbe che l’associazione avesse una bella sede messa a disposizione dal comune di Pordenone, magari in prossimità di un parcheggio per le bici sicuro e funzionale. Qui i volontari potrbbero disporre di spazi e materiali per illustrare ai turisti, ma non solo, gli itinerari che da Pordenone si possono fare in bicicletta. Si potrebbero tenere dei corsi sulla mobilità attiva e sostenibile, sulla sicurezza stradale ma soprattutto di educazione civica alla mobilità. In questo modo sarebbe più facile costruire uno spazio condiviso fra i cittadini, senza privilegiare un mezzo rispetto ad altri.

Città ciclabili: l’importanza della rete

Inoltre la Fiab di Pordenone sogna un efficiente sistema di piste ciclabili che colleghi i comuni vicini a Pordenone in modo le persone possano pedalare in sicurezza per raggiungere i servizi del capoluogo.
Un altro sogno sarebbe quello di organizzare una grande campagna per la mobilità sostenibile ed attiva. Si potrebbe sviluppare insieme all’amministrazione comunale e lavorare affinchè i cittadini lascino a casa l’auto in città. La campagna dovrebbe ovviamente essere supportata da una revisione della mobilità cittadina che renda veramente conveniente ed efficiente muoversi in bici e con il mezzo pubblico in modo da rendere migliore anche la qualità dell’aria.

Link utili

Manuela e Filippo (con la preziosissima collaborazione di Luana!)



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