Ricordate il press tour di cui vi avevamo parlato in questo articolo dedicato al tratto sloveno della ciclovia Eurovelo 8?
Durante il secondo fine settimana di maggio, siete stati davvero in tanti a seguirci virtualmente nel corso della nostra piccola gita oltreconfine. Oggi vi portiamo con noi nella seconda tappa del press tour, alla scoperta della Val Rosandra in bicicletta! Sempre accompagnati da Darijo Vitrih, guida dell’agenzia turistica Mareatour e vero e proprio vulcano di informazioni, abbiamo scoperto altri bellissimi punti di interesse della zona di confine tra Italia e Slovenia. Ecco le principali tappe della nostra giornata!
L’allevamento equino di Lipizza (Lipica in sloveno)
Incuranti di un minaccioso cielo grigio, sabato mattina il nostro piccolo gruppo di giornalisti e blogger si è mosso alla volta di Lipizza, piccolo paese della Slovenia, immerso nell’altopiano carsico, a pochi chilometri dal confine italiano. La destinazione della nostra visita? Il grande parco equestre di Lipizza, che da secoli alleva e intere generazioni del rinomato cavallo di razza lipizzano, oltre ad ospitare una delle scuderie più antiche del mondo. Non essendo particolarmente informati sul mondo equestre, trascorrere tutta la mattinata tra stalle, prati, freschi viali alberati e recinti, è stato davvero piacevole oltre che istruttivo! Le caratteristiche e la storia di questa razza equina sono così interessanti che non basterebbe l’intero post a raccontarvele tutte. A questo proposito, oltre alle didascalie delle nostre foto, vi rimandiamo ai link di approfondimento a fine articolo per scoprire di più su questo interessante mondo.
Un esemplare di lipizzano adulto: il suo mantello, dalla nascita all’età adulta, passa dal nero/marrone scuro al bianco. Il parco equestre di Lipizza ospita circa 300 esemplari.
Lo splendido pic nic offerto dal parco: abbiamo potuto gustare i piatti tipici della zona in un contesto naturalistico davvero suggestivo! Uno dei vini tipici della Slovenia è il Terrano. Il suo intenso colore è dovuto alla terra povera di nutrienti di cui il suo vitigno (Refosco) si nutre
Alla scoperta della Val Rosandra in bicicletta
Dopo la bellissima mattinata trascorsa presso l’allevamento di Lipizza, tenendo a bada il forte effetto del vino Terrano, abbiamo raggiunto il piccolo centro di Kozina per risalire in sella. La nostra destinazione? La costa triestina, da raggiungere percorrendo la Val Rosandra in bicicletta. Anche in questo caso, la ciclabile è stata ricavata da una vecchia ferrovia che, risalendo l’altopiano del Carso, collegava il capoluogo del Friuli alla località slovena di Hrpelje. Dovendo arrivare a Trieste abbiamo percorso la ciclabile in discesa: questo ci ha dato sicuramente modo di apprezzare meglio i panorami offerti dall’altopiano del Carso, un luogo che non conoscevamo e che ci ha sicuramente sorpreso!
Una delle numerose gallerie che si incontrano percorrendo la ciclabile della Val Rosandra
La nostra esperienza in Val Rosandra
I chilometri che abbiamo percorso (23 in totale) sono stati quasi tutti su fondo sterrato e in discesa. Sicuramente l’itinerario è più impegnativo partendo da Trieste, in quanto tutto in salita. In entrambi i casi è necessario avere una mountain bike, in quanto la ciclabile della Val Rosandra diventa sterrata appena fuori dalla zona urbana di Trieste. Nonostante la nostra scarsissima familiarità con le mountain bike, non abbiamo avuto alcun problema: la ciclabile, infatti, essendo molto percorsa dai ciclisti della zona ma anche dai cicloturisti, è caratterizzata da un ottimo fondo sterrato. Pensate che abbiamo incrociato anche alcune biciclette gravel che affrontavano il percorso in salita!
Le verdissime colline della Val Rosandra (tratto sloveno)
Tra il Carso e la costa triestina
Percorrere la Val Rosandra in bicicletta è stata davvero una bellissima esperienza. Non conoscendo affatto questa zona, ogni curva, punto panoramico o scorcio, è stato una bellissima sorpresa!
L’elemento che ci ha più colpito di questa zona è stato il contrasto tra la roccia asciutta del carso e l’azzurro della costa triestina. Non capita tutti i giorni di pedalare in un ambiente del tutto montano con vista sul mare!
Da sinistra a destra: l’altopiano del Carso e la costa triestina
L’arrivo a Trieste…giusto in tempo per un caffè!
Dopo una full immersion di natura, silenzio e pace, l’impatto con Trieste ci ha riportato alla realtà cittadina. Nonostante il traffico e il caos di una città portuale così importante, siamo riusciti a raggiungere il lungomare e Piazza Unità d’Italia abbastanza facilmente. Non potevamo non concludere la nostra giornata con il famoso caffè triestino. Per la nostra pausa abbiamo scelto il Caffè degli Specchi, noto per offrire oltre 30 varianti di una delle bevande più amate dagli italiani. Bere un ottimo caffè al centro di una grande città quando solo un’ora prima stavamo pedalando nel silenzio dell’altopiano del Carso, è stata davvero un’esperienza particolare!
Il nostro consiglio? Indipendentemente dal senso di percorrenza, vi invitiamo a scoprire la Val Rosandra in bicicletta: la giusta velocità offerta da questo mezzo, vi permetterà di immergervi in una terra di confine, dove tante culture diverse si sono incontrate e si continuano ad incontrare, creando una commistione di atmosfere, sapori e usanze assolutamente unica!
L’arrivo in Piazza Unità d’Italia (Trieste)
Scarica il nostro itinerario!
Link
- Parco equestre di Lipizza: https://www.slovenia.info/it/dove/siti-d-interesse/lipizza
- Mareatour: http://mareatour.it/
- Lo storico Caffè degli Specchi: http://www.caffespecchi.it/
Manuela e Filippo (in collaborazione con il Centro regionale di sviluppo di Capodistria)
Descrivete benissimo i luoghi che visitate , sembra di pedalare con voi.
Che bello, è proprio il nostro obiettivo principale! Grazie <3