Uno degli aspetti che più apprezzo della provincia di Pordenone è la disponibilità (quasi illimitata!) di trekking più o meno impegnativi tra cui poter scegliere a seconda del tempo a disposizione e della disponibilità di energie fisiche 😉 La domenica successiva al Dolomites Bike Day avevo voglia di trascorrere mezza giornata in montagna senza affrontare grandi dislivelli. Ho quindi deciso di andare a visitare una struttura che volevo vedere da diverso tempo: casera Lodina (Cimolais, PN). Scopriamola insieme!

Di cosa parleremo in questo articolo
– Il percorso in breve
– Casera Lodina: dove si trova
– Sentiero CAI per casera Lodina
– Dotazioni della casera
– Impressioni sull’itinerario
– Scarica gratuitamente la traccia dell’itinerario
– La mia attrezzatura
Il percorso in breve
- Partenza: Ponte Compol (728 metri)
- Arrivo: Casera Lodina (1567 metri)
- Segnavia: CAI 364
- Chilometri: 8
- Dislivello: 839 D+
- Punti di appoggio: assenti
- Sentiero: sottobosco (90%) e prati (10%)
Guarda il reel di questo trekking a Casera Lodina
https://www.instagram.com/reel/CQWKbEtIkgX/
Casera Lodina: dove si trova
Casera Lodina è una struttura che si trova sul versante orientale del Monte Lodina (2020 metri). La casera si trova a quota 1567 metri ed è situata su un bellissimo prato che regala una vista a 360 gradi sul Duranno (2688 metri), Cima dei Preti (2703 metri), la Val Cimoliana e la Valcellina. La casera ricade nell’area protetta del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane istituito nel 1996 per salvaguardare e valorizzare le Dolomiti Friulane, anche note come Dolomiti d’Oltre Piave.

Sentiero CAI per Casera Lodina
Casera Lodina è raggiungibile da Ponte Compol (Cimolais) tramite sentiero CAI 374. Lasciata la macchina presso il parcheggio di Ponte Compol, si entra nella valle laterale attraversata dal torrente Compol (indicazioni per Casera Lodina/Bivacco Greselin). Poco dopo aver imboccato la valle si entra nel fitto bosco sotto il quale si svilupperà gran parte del sentiero. Dopo circa un chilometro e mezzo di salita si incontra un segnavia che indica la deviazione per il bivacco Greselin e forcella Duranno (sulla destra). Per raggiungere Casera Lodina bisogna proseguire verso sinistra: i frequenti ed evidenti segnavia CAI vi guideranno lungo il bosco conducendovi infine alla casera che si raggiunge in 15-20 minuti a partire dalla fine del bosco. Non ho trovato le pendenze del sentiero particolarmente impegnative ma dato che le percezioni sulla difficoltà di una salita sono sempre soggettive, non mi addentro in questo terreno specificando solo che ho fatto di peggio! 😉




Dotazioni della casera
Sapete quanto amiamo trascorrere le notti in casere e bivacchi! Essendo la mia prima visita a Casera Lodina, volevo verificare cosa ci fosse dentro e se la struttura fosse idonea per trascorrervi una o più notti. Come gran parte delle casere che ho visitato, Casera Lodina è tenuta davvero bene e ha una zona giorno (piano inferiore) e una zona notte (piano superiore). La zona giorno è dotata di grande tavolo (con panche e sgabelli), piccoli mobili, un camino e diversi attrezzi per la legna. La zona notte è composta da un tavolato con 6 materassi di gommapiuma. Non sono presenti fonti d’acqua nelle immediate vicinanze della casera ma lungo il sentiero (circa 200 metri più in basso della struttura) c’è un piccolo abbeveratorio alimentato da una sorgente d’acqua potabile. Per sicurezza prima di berla ho utilizzato il filtro che ci accompagna nelle nostre escursioni.


Impressioni sull’itinerario
Raggiungere Casera Lodina è stato veramente bello: si tratta di una destinazione abbastanza nota ma non troppo frequentata (io sono salita di domenica e ho incontrato circa una decina di persone che stavano raggiungendo la casera o scendevano da forcella Lodina). Di questa escursione ho ammirato tantissimo la vista sul Duranno di cui si gode dalla casera. Notevole anche il panorama sulle cime che sovrastano il paese di Cimolais. A mio avviso casera Lodina è una bella destinazione non troppo impegnativa da raggiungere durante le calde giornate estive dato che gran parte del sentiero CAI 374 si sviluppa sotto il bosco. Un altro motivo per raggiungerla? A fine escursione il torrente Compol (che si costeggia prima di tornare a Ponte Compol) è facilmente accessibile e regala piccole piscine naturali dalle acque cristalline in cui immergere le gambe 😍

Scarica gratuitamente la traccia dell’itinerario
La mia attrezzatura
Avendo programmato un’uscita giornaliera, avevo con me le dotazioni di base che non dovrebbero mai mancare nello zaino di un escursionista con l’aggiunta di alcuni accessori da utilizzare in caso di emergenza. Scendendo nel dettaglio:
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Manuela
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