Durante il mio percorso di formazione per diventare guida ambientale escursionistica, ho avuto la fortuna di conoscere tante bellissime persone con cui condividere la mia passione per la montagna.
Con alcune di queste, come ad esempio Anna, è nato un bellissimo rapporto di amicizia andato oltre il corso. Io e Anna abbiamo moltissime cose in comune e una di queste è la quota d’elezione dei nostri trekking. Il nostro trekking ideale, infatti, comincia dai 1800 metri di quota in poi e, se ci sono ferrate, tanto meglio! Ecco perché quando Anna mi ha proposto di raggiungere la Creta di Aip (2279 metri), ho accettato con moltissimo piacere.

L’escursione in breve
- Lunghezza: 12,6 km
- Dislivello: 1000 D+
- Quote: 1554 metri (passo Cason di Lanza) – 2270 metri (cima Creta di Aip)
- Periodo: primavera (verificare percorribilità nevai), estate, autunno
- Fondo: strada forestale, sentiero, via ferrata
- Punti di ristoro: solo Malga Cason di Lanza (al parcheggio)
- Tempo di percorrenza: 5/6 ore pause escluse
- Acqua lungo il percorso: no

Di cosa parlerò in questo articolo
– Come raggiungere il punto di partenza del trekking
– Descrizione dell’itinerario
– Ferrata delle Crete Rosse
– Ferrata Uiberlacher
– Considerazioni sul trekking
– Abbigliamento e equipaggimento
– Scarica la traccia gpx dell’itinerario

Come raggiungere il punto di partenza del trekking
La Creta di Aip è una cima delle Alpi Carniche orientali che si erge sul confine tra Italia e Austria: in particolare, il versante sud della montagna si trova in territorio italiano mentre quello nord in territorio austriaco. Il punto di partenza di questo trekking è la sommità del passo Cason di Lanza (1554 metri) raggiungibile in auto da Pontebba (UD) o da Paularo (UD). Entrambe le salite sono strette e tortuose quindi è necessario prestare particolare attenzione alla guida. Una volta arrivati sul passo, è possibile parcheggiare in uno degli spiazzi adiacenti a Malga Cason di Lanza, punto di partenza del trekking.

Descrizione dell’itinerario
Dal passo Cason di Lanza abbiamo scelto di avvicinarci alla base della Creta di Aip percorrendo la panoramica strada forestale che sale in direzione di casera Val Dolce. Questo ci ha permesso di percorrere, senza quasi accorgercene viste le dolci pendenze della salita, i primi 4 chilometri e 200 metri di dislivello. Per guadagnare quota, abbiamo poi seguito la traccia di un vecchio sentiero che ci ha portato alla base della parete sud della Creta di Aip.


⚠️ Purtroppo, questo sentiero è al limite della percorribilità vista la cospicua presenza di mughi che rendono lenta e difficile la progressione nonchè l’individuazione della traccia di risalita. L’alternativa che consiglio, da noi seguita in discesa, è il sentiero dell’amicizia (CAI 439): percorrendolo, si raggiunge il punto in cui comincia la via normale alla Creta di Aip e, dopo circa un chilometro, si arriva all’attacco della ferrata delle Crete Rosse.
Dopo aver camminato lungo un bellissimo traverso sotto la Creta di Aip, raggiunta la base della ferrata abbiamo indossato l’imbrago. La ferrata delle Crete Rosse ci ha permesso di raggiungere, in circa 40 minuti, la parte sommitale della Creta di Aip. Per arrivare in cima si attraversa un vasto e panoramico altopiano la cui roccia è scolpita da millenni di fenomeni carsici e dove, camminando, è possibile ammirare profonde doline e vasti campi solcati. La via per la cima, non sempre facilmente individuabile, è segnata da bolli rossi. Dopo una bella pausa sotto la croce di vetta abbiamo imboccato il sentiero che conduce all’attacco della ferrata Uiberlacher, da noi scelta come via di discesa. Questa ferrata, più lunga e tecnica della precedente, ci ha portato a scendere lungo il versante nord della montagna (quello austriaco). Terminata la discesa e percorrendo un tratto dell’Alta Via di Pontebba abbiamo nuovamente imbocccato il sentiero dell’amicizia seguendolo fino al parcheggio.
Ferrata delle Crete Rosse
La ferrata delle Crete Rosse permette di scalare 200 metri di dislivello e si percorre in circa 30-40 minuti. Personalmente, non ho trovato questa ferrata particolarmente difficile: la roccia è piena di buoni appigli e la parete è ben attrezzata. Divertenti e molto panoramici sono gli stretti camini che si attraversano durante la progressione. Questa via ferrata ha un andamento decisamente verticale ma nonostante questo l’esposizione percepita rimane a mio avviso molto contenuta. Una piccola curiosità? La ferrata deve il suo nome alle rocce bianco-rossastre che caratterizzano alcune pareti della montagna, risalenti al Permiano Inferiore (periodo dell’era Paleozoica collocabile tra i 299 e i 251,0 milioni di anni fa). Su questo sito è possibile consultare una relazione dettagliata della ferrata e visualizzare ulteriori immagini.



Ferrata Uiberlacher
Questa ferrata, che abbiamo percorso in discesa, è più lunga della precedente. Ha un dislivello di 300 metri e, rispetto alla precedente, presenta alcuni tratti esposti ma senza cavo. A mio avviso, percorrere una ferrata in discesa richiede più concentrazione in quanto gli appigli per i piedi vanno cercati. In ogni caso, nè io nè Anna abbiamo incontrato alcuna difficoltà nonostante la presenza, secondo noi, di alcuni brevi passaggi leggermente tecnici. Molta più attenzione è stata invece necessaria per raggiungere l’attacco della ferrata dalla cima della Creta di Aip. Il sentiero, non sempre facilmente individuabile a causa dello scolorimento dei bolli, è caratterizzato da rocce affilate e si sviluppa su balconi rocciosi esposti che in alcuni tratti vanno disarrampicati. Un sentiero di questo tipo è decisamente pericoloso in caso di fondo bagnato o in condizioni di scarsa visibilità che porterebbero alla perdita di orientamento. Per una descrizione dettagliata della ferrata Uiberlacher, rimando sempre a questo sito.


Considerazioni sul trekking
Tra i punti di forza di questo trekking, che mi è piaciuto davvero molto, ci sono sicuramente le due vie ferrate che introducono un pizzico di adrenalina sia in salita che in discesa e rendono il giro vario e divertente. Altro punto di forza sono i magnifici e ampi panorami, sia sulle montagne italiane che su quelle austriache, che è possibile ammirare lungo tutto l’itinerario di salita e discesa. La contenuta presenza del bosco e la quota già relativamente alta della partenza, rendono infatti questo trekking estremamente panoramico dal primo all’ultimo chlometro. Infine, mi è piaciuto moltissimo aggirare parzialmente la grande mole della calcarea Creta di Aip: grazie al sentiero che abbiamo percorso ho potuto apprezzare l’ampiezza di questa splendida montagna e la grande varietà morfologica delle sue pareti verticali.
⚠️ Alcuni dei sentieri attraversati da questo trekking, anche CAI, risultano pieni di vegetazione e con i segnavia parzialmente o totalmente coperti dalla vegetazione. Consigliatissimo, avere la traccia gpx dell’itinerario sullo smartphone per controllarla frequentemente in prossimità delle svolte o in caso di dubbi (trekking percorso a giugno 2023).

Abbigliamento e equipaggiamento
Equipaggiamento
- Zaino 20 litri: https://www.decathlon.it/p/zaino-trekking-mh100-20-litri/_/R-p-177171
- Bastoncini: https://www.decathlon.it/p/1-bastoncino-montagna-mt500/_/R-p-173277?mc=8492574
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- Garmin inReach mini (localizzatore satellitare con funzione SOS immediato): https://amzn.to/2YLj6zV
- Kit ferrata: https://amzn.to/2SfDMew
- Casco: https://amzn.to/3b9gkIw
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- Imbrago Alpinismo: https://amzn.to/2GUDN2d
Abbigliamento
- Hard shell impermeabile: https://amzn.to/45HYhpl
- Scarponi escursionismo (suola rigida, adatti anche a vie ferrate): https://rb.gy/2t8imn
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- Calzini: https://www.oxeego.com/it/18-outdoor

Consulta l’elenco completo della mia attrezzatura da escursionismo in questa pagina 🎒
Scarica la traccia gpx dell’itinerario
Manuela
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