La ferrata Cassiopea, immersa nel cuore delle Dolomiti Friulane, consente di arrivare in cima ai 2267 metri del torrione Comici. Questa suggestiva guglia dolomitica, precedentemente chiamata “Torrione di Cima Guerra” è stata poi dedicata al celebre alpinista Emilio Comici che la scalò nel 1936. A mio avviso, la cima del Torrione Comici offre una visuale davvero privilegiata non solo su tutta la zona delle Dolomiti Friulane ma anche sulle Dolomiti del Cadore e le Alpi Carniche. Se avrete la fortuna di scalare questa guglia in una giorna limpida rimarrete sicuramente senza parole per la vista 😉 Vediamo insieme come raggiungere questa via ferrata e cosa aspettarci dalla scalata.

Di cosa parlerò in questo articolo
– Come raggiungere il Torrione Comici
– Breve descrizione della via ferrata
– Attrezzatura ed equipaggiamento
– Considerazioni sulla ferrata Cassiopea
Come raggiungere il Torrione Comici
Il Torrione Comici (2267 metri) è situato in Alta Val di Suola presso il passo del Mus (2063 metri), zona di confine tra il versante udinese e quello pordenonese delle Dolomiti Friulane. Vediamo insieme come raggiungere la base del torrione e quindi l’attacco della ferrata.
Dal rifugio Pordenone (Val Cimoliana, Cimolais)
Dal rifugio Pordenone l’avvicinamento alla ferrata Cassiopea prevede, indipendentemente dal sentiero scelto, un dislivello di 1000 metri. Il sentiero più diretto è quello che, partendo dal rifugio Pordenone, percorre la piana di Meluzzo (CAI 361) e la Val di Guerra (CAI 362) fino al passo del Mus (2063 metri) presso cui si trovano le indicazioni della ferrata.
Un’altra opzione è quella di inserire la ferrata Cassiopea in un itinerario ad anello più ampio. Partendo sempre dal rifugio Pordenone si risale la Val Brica (CAI 379), per poi raggiungere forcella dell’Inferno (2175 metri) e il passo del Mus tramite il sentiero CAI 369. Dopo aver percorso la ferrata, si rientra in rifugio scendendo dalla Val di Guerra. Maggiori informazioni su questo trekking sono disponibili in questo articolo.


Dal rifugio Pacherini (Val di Suola, Forni di Sopra)
Il rifugio Pacherini, raggiungibile a piedi da Forni di Sopra (loc. Andrazza) tramite sentiero CAI 362 è il punto da cui è possibile raggiungere l’attacco della ferrata facendo meno dislivello (500 metri). Volendo spezzare l’itinerario è possibile dormire in rifugio per poi raggiungere, il giorno successivo, il passo del Mus tramite un’impegnativa e ripida salita su ghiaione (CAI 362). Un sentiero di salita leggermente più abbordabile in termini di pendenze è il CAI 369 che dal Pacherini consente di raggiungere Forcella Fantolina Alta (2108 metri) distante 15 minuti dal passo del Mus.


Dal rifugio Giaf (Forni di Sopra)
Volendo raggiungere il passo del Mus dal rifugio Giaf, altra struttura di riferimento della zona, occorre raggiungere e superare una serie di forcelle: Urtisiel (CAI 361), Brica e Inferno (CAI 369). Partendo dal rifugio Giaf, il dislivello da superare nell’avvicinamento è decisamente elevato (1100 metri). Sta all’escursionista compiere le opportune valutazioni considerando che è opportuno arrivare all’attacco della via ferrata senza essere sfiancati dalla fatica.

Breve descrizione della via ferrata
Dal passo del Mus, l’avvicinamento alla ferrata Cassiopea si sviluppa lungo ripidi sfasciumi. In prossimità dell’inizio delle attrezzature è disponibile un piccolo spazio in piano dove indossare il kit da ferrata. La ferrata inizia con un facile traverso orizzontale che conduce progressivamente sul lato più verticale ed esposto del torrione Comici (quello che si affaccia sulla Val di Suola). La salita, che termina in cresta, alterna tratti verticali e orizzontali e non mancano punti comodi dove poter riposare. Decisamente più impegnativa è la discesa che, prima di ricalcare la via di salita, si sviluppa in un canalino verticale dove gli appigli, non visibili, vanno ricercati con gli scarponi mantenendo salda la presa del cavo con le braccia. Il tempo di percorrenza della ferrata è di circa un’ora e trenta, massimo due (pause escluse). Per una descrizione più dettagliata della ferrata Cassiopea e per visualizzare alcune foto dei passaggi consiglio la lettura di questo articolo.



Attrezzatura ed equipaggiamento
Kit ferrata
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Abbigliamento
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Considerazioni sulla ferrata Cassiopea
Prima di percorrere questa via ferrata ero molto condizionata dalle diverse relazioni lette che la descrivevano come estremamente impegnativa e fisica. Personalmente, nonostante io non abbia un lungo elenco di vie ferrate nel mio CV escursionistico, non ho incontrato alcuna difficoltà. Questo non vuol dire che la ferrata sia semplice: sono diversi i punti in cui occorre avere molta forza nelle braccia e saper individuare appigli non visibili. Il mio consiglio, in caso di dubbi, è quello di affrontare la ferrata con qualcuno che l’ha già fatta: la mia guida, che ci tengo a ringraziare, è stata Luigi, compagno di corso AIGAE ed esperto escursionista e arrampicatore. Un vantaggio di questa ferrata è che, essendo poco frequentata, è possibile tornare indietro facilmente prima di affrontare il punto più impegnativo (che si trova a circa metà salita). Per motivi di sicurezza è fondamentale scegliere una giornata stabile e di alta pressione dal punto di vista metereologico.
Manuela
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